Lecca-lecca dolcetto divertenti e facili da preparare :)

Ciao a tutte 🙂

Oggi voglio mostrarvi invece un’idea per le feste che farà gola a grandi e piccini e colorerà le vostre tavole!

Eccole qui le Lecca-lecca a dolcetto

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Oltre ad essere molto buone sono anche fatte con ingredienti alquanto sani e questo non guasta visto che alle festicciole si fa il carico di “schifezze”.

La preparazione è molto facile, ingredienti:

-Pan di spagna

-Marmellata di albicocca

-Cioccolata fondente

-Zuccherini colorati

-Stuzzicadenti lunghi (quelli per la frutta)

Si prepara un pan di spagna classico, a questo si aggiunge marmellata quanto basta per ottenere un composto non troppo umido con il quale si possano fare delle palline ( se necessario amalgamare alla marmellata solo la parte interna del pan di spagna scartando giusto la parte più esterna che magari si è indurita con la cottura).

Una volta preparate le palline, e ci tengo a ribadire devono essere durette altrimenti non reggono, si infilano nello stuzzicadenti e si passano nella cioccolata fondente riscaldata a bagno maria, si aspetta qualche secondo e poi si passano negli zuccherini in  modo tale che si attacchino. Una volta fatto ciò, le lecca-lecca vanno lasciate a raffreddare o in bicchieri alti oppure in uno scola pasta rigirato infilandole nei buchini.

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Buon divertimento 😛

 

Riciclo dei giocattoli al parco!!

Ciao!

Ieri sono stata per la prima volta in un parco vicino casa e sono  venuta a conoscenza di un’idea davvero carina per far divertire i nostri bimbi e non sprecare soprattutto se non si hanno fratellini, cuginetti o amichetti a cui passare i giochi 🙂

E’ un classico parco con scivoli, altalene, casette in legno, però, ciò che lo differenzia dagli altri in cui sono stata, è che ci sono tantissimi giochi a disposizione di tutti, lasciati li credo dalle mamme (mi informerò). Tricicli, macchinine, formine, tavolini, tutto ciò che è di plastica e quindi ovviamente resiste alle intemperie! ( Infatti molte cose sono usurate, ma ai bambini cosa importa ?! 🙂 )

In questo modo anche la mia bimba di 13 mesi si è divertita, visto che ancora è piccola per i giochi classici!

E poi lo sappiamo bene… Basta che i giochi non sono i loro per essere super adorati!

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E’ un’idea molto carina che crea aggregazione, ed è una soluzione per fare spazio dentro le nostre case!

Il parco in questione si trova qui http://bit.ly/1t7SKyA ma sarebbe bello farlo in tutti!

Primo compleanno!!! Festoni e bandierine :)

Ciao a tutte mamme!

Voglio presentarvi qualche idea per le feste di compleanno dei piccoli, in particolare vi presento le cosine che ho realizzato per il primo compleanno della mia bimba che è stato per me un giorno importantissimo  e per il quale mi sono impegnata tanto 🙂

All’inizio ho cercato qualche festone da comprare con magari qualche disegno particolare o comunque dove fosse indicato il numero 1, ma devo dire che i prezzi per queste cose sono scoraggianti soprattutto se si vuole riempire con tante decorazioni il luogo dove si festeggia…Allora ho deciso di produrre gli addobbi da sola 😀

Ho realizzato le classiche bandierine da appendere in alto, utilizzando una carta regalo con una fantasia molto carina, che ho pagato nemmeno un euro! Ho ritagliato una serie di triangoli e li ho incollati ad uno spago da cucina e poi ho deciso di attaccarci sopra le foto dei primi dodici mesi di vita della bimba. Devo dire che appese sopra al tavolo delle vivande hanno fatto proprio un bell’effetto… molto emozionante!

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Poi ho realizzato le bandierine per i panini personalizzate, utilizzando la stampante di casa e pochi fogli di carta. Ho preso una foto di mia figlia con una espressione simpatica e ho stampato tanti quadratini che ho incollato tra loro posizionando al centro la parte alta dello stuzzicadenti, ho fatto anche altre bandierine con il numero 1 decorato attraverso questo sito internet http://www.picmonkey.com/ che permette di modificare le foto! Ed ecco il risultato

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Vi sono piaciute queste idee? 🙂

 

Lo sapevate che… L’allattamento al seno per più di un anno porta tanti benefici! :)

Care mamme, volevo mostrarvi questo articolo del Ministero della Salute dove vengono presentati i tanti benefici dell’allattamento prolungato oltre l’anno di vita! Molti tabù sociali hanno spesso messo i bastoni tra le ruote all’allattamento prolungato, presentando teorie che evidenziavano un peggiore sviluppo del bambino oppure un attaccamento troppo forte e via dicendo…ma fortunatamente il Ministero della Salute e l’Organizzazione Mondiale della Sanità ci tengono a mostrare la loro posizione!!! Allattare oltre l’anno, anzi qui si parla anche di secondo anno di vita, porta benefici sia alla mamma che al bambino, tra questi per la prima una notevole riduzione di casi di cancro al seno, e per il bambino la riduzione delle possibilità di soffrire di obesità… Insomma che dire, la cosa più bella e naturale del mondo finalmente viene di nuovo sostenuta e ammirata!

Ecco tutto l’articolo : http://www.salute.gov.it/imgs/C_17_pubblicazioni_2113_allegato.pdf

 

Alimentazione dei piccoli e prodotti Bio, come scegliere?

Tutte noi mamme stiamo molto attente a cosa diamo da mangiare ai nostri piccoli, soprattutto dopo le tante notizie che si sentono che non sono assolutamente incoraggianti… E ci ritroviamo spesso a fidarci più di una marca che di un’altra, oppure a dare ascolto a qualcosa letto e sentito qua e là su un alimento o prodotto da evitare…

Io mi sono sempre sentita più tranquilla a comprare prodotti biologici per mia figlia quindi evitare le marche classiche per paura che contenessero troppe sostanze aggiunte, ma qualche volta si sente anche che i prodotti biologici non sono poi così controllati…Proprio per questo ho iniziato una ricerca per capire quali sono le normative e riuscire a fare la scelta migliore!

Perché scegliere il biologico?

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I biologici sono prodotti nei quali almeno il 95% degli ingredienti proviene da culture naturali, nelle quali si fa basso uso di prodotti chimici di sintesi, quali fertilizzanti, pesticidi, additivi e medicinali e con i quali gli organismi geneticamente modificati (OGM) non sono entrati neppure accidentalmente a contatto nella catena alimentare.

C’è una normativa UE entrata in vigore nel Luglio 2010 secondo la quale i prodotti biologici controllati hanno queste caratteristiche, e per sceglierli quindi dobbiamo far attenzione a questi dati:

  •  il prodotto deve avere il logo europeo che ne attesta la provenienza da uno dei paesi appartenenti alla comunità UE,
  • riportare le seguenti indicazioni: – il nome dell’organismo di controllo autorizzato e il suo                                                                                           codice, preceduto dalla sigla IT;                                                                                                                                           – il codice dell’azienda controllata;                                                                                                                                        – il numero di autorizzazione (sia per i prodotti agricoli freschi                                                                              che trasformati);                                                                                                                                                                              -la dicitura “Organismo di controllo autorizzato con D.M.                                                                                      Mi.R.A.A.F. (con numero e data) in applicazione del Reg. CEE                                                                              n.2092/91”.

Gli alimenti specifici per lattanti e bambini fino ai 3 anni, possono essere definiti biologici, rispettando le norme del DPR nr 128 del 07/04/99 (Regolamento recante norme per l’attuazione delle direttive 96/5/CE e 98/36/ CE sugli alimenti a base di cereali e gli altri alimenti destinati ai lattanti ed ai bambini.

Quindi sulla scatola del prodotto deve essere indicato che è stato prodotto in rispetto di questo decreto!

Quali altri strumenti abbiamo?

SIAN Sistema Informativo Agricolo Nazionalehttp://www.sian.it/biofito/accessControl.do : qui troviamo una banca dati Bio  che si prefigge la finalità di fornire informazioni chiare ed esaustive sui prodotti fitosanitari e sui corroboranti che possono essere utilizzati per la protezione fitosanitaria o che possono supportare gli operatori nella gestione delle colture in agricoltura biologica, in ottemperanza alla normativa comunitaria e alle normative nazionali che disciplinano il comparto.

Sul sito della ACCREDIA Ente Italiano di Accreditamento oltre a informazioni su quali sono le aziende che hanno certificati in rispetto delle norme, c’è una rassegna stampa molto, molto, interessante sulla truffa del biologico scoppiata in Italia l’anno scorso, dove prodotti non biologici venivano spacciati per tali,per capire un pò di cosa si tratta, chi sono i colpevoli e soprattutto come si può contrastare questa problematica e poi ci sono anche tante storie positive e tanti dati interessanti!

Fai clic per accedere a 2344_2012_01_11_RassegnaStampaBio_1_.pdf

Buona lettura ^_^

Quale nome scelgo?

Mamme! Siete in attesa e ancora non avete le idee chiare su quale nome dare al vostro piccolo\a?

Ecco i 30 nomi più diffusi in Italia nel 2012 secondo le tabelle ISTAT!

Maschietti:

Francesco, Alessandro, Andrea, Lorenzo, Matteo, Mattia, Gabriele, Leonardo, Riccardo, Davide, Tommaso, Giuseppe, Marco, Luca, Federico, Antonio, Simone, Samuele, Pietro, Giovanni, Filippo, Alessio, Edoardo, Diego, Christian, Nicolò, Gabriel, Emanuele, Cristian, Michele.

Femminucce:

Sofia, Giulia, Giorgia, Martina, Emma, Aurora, Sara, Chiara, Gaia, Alice, Anna, Alessia, Viola, Noemi, Greta, Francesca, Ginevra, Matilde, Elisa, Vittoria, Giada, Beatrice, Elena, Rebecca, Nicole, Arianna, Melissa, Ludovica, Marta, Angelica.

Lo sapevate che: L’odore dei neonati attiva i centri del piacere nel cervello delle mamme

 Secondo una ricerca dell’Università canadese di Montreal a stimolarlo ci penserebbe l’olfatto, l’odore dei neonati attiva infatti nelle mamme le aree cerebrali responsabili dei meccanismi di ricompensa, stimolandole di conseguenza a prendersi cura dei loro piccoli.

E’ quanto ha rilevato un esperimento condotto su 30 donne invitate a prendersi cura di alcuni neonati. Metà delle partecipanti erano neomamme, le altre 15 non avevano figli. Dopo averle sottoposte ad analisi dell’attività cerebrale mentre annusavano i pigiamini di bebè appena nati, i ricercatori si sono accorti che nelle neomamme il profumo andava a stimolare, più che nelle altre donne, l’attività delle aree cerebrali responsabili dei meccanismi di ricompensa. Ciò significa che l’odore dei neonati attiva i centri del piacere, stimolando le madri a prendersi cura del piccolo, cosa ovviamente indispensabile per la sua sopravvivenza. Sentendo l’odore dei bambini, le partecipanti hanno mostrato un’attivazione estremamente intensa di un’area del cervello chiamata nucleo caudato, collegata alla ricompensa e all’apprendimento. L’attivazione inoltre è risultata più forte nel gruppo di donne che avevano partorito da poco, e riguardava in particolare il sistema di recettori neurali della dopamina, un neurotrasmettitore fondamentale per i processi di gratificazione, collegato ad esempio al piacere sessuale e ad altre forme di soddisfazione. Stando ai loro risultati, i ricercatori ritengono che l’odore dei neonati giochi senza dubbio un ruolo importante nello sviluppo di risposte motivazionali ed emozionali nel rapporto tra mamma e bambino, suscitando comportamenti di assistenza materna, come la protezione e l’allattamento al seno. I ricercatori ipotizzano che i circuiti di ricompensa siano scatenati dai cambiamenti ormonali del parto, ma non escludono nemmeno che giochi un ruolo decisivo l’esperienza.

Concludendo,  se l’odore dei bebè vi piace così tanto questo è il motivo 😉

http://journal.frontiersin.org/Journal/10.3389/fpsyg.2013.00597/abstract Qui trovate l’intero studio 🙂

COSA SA FARE IL MIO BAMBINO? QUAL’E’ IL SUO SVILUPPO CEREBRALE? COSA POSSO FARE PER STIMOLARLO?

 

COSA SA FARE IL MIO BAMBINO? QUAL’E’ IL SUO SVILUPPO CEREBRALE? COSA POSSO FARE PER LUI?

FASE 1 :0-6 MESI.

Cosa sanno fare i neonati nei primi mesi di vita? Cosa impara in questo arco di tempo? Cosa posso fare per stimolarlo e perché è importante farlo? Ecco a voi una serie di articoli, divisi per fasce d’età, in cui troverete le risposte a queste domande!

La capacità di imparare, cioè assorbire informazioni, e agire nel mondo non inizia a scuola o grazie alla lettura di libri. Inizia nei primi mesi di vita quando il bambino usa più organi di senso contemporaneamente. Questo gli permette di gestire e incamerare le innumerevoli informazioni che provengono dal mondo esterno, quindi di “regolare se stesso” anche emotivamente. L’uso dei sensi dirige anche l’interazione con le figure significative, ed è ormai accertato che queste interazioni siano un bisogno primario, di vitale importanza, per il neonato.

Cosa sa fare tra 0 e 6 mesi?

L’abilità principale di un neonato che si affaccia sul mondo è qualcosa di estremamente raffinato: riesce infatti a combinare più sistemi sensoriali per il raggiungimento di uno scopo. Pensiamo ad un neonato che si gira verso il volto materno: per compiere questo gesto, che ci sembra così semplice, ha dovuto in realtà attivare il sistema sensoriale uditivo (sentire la voce materna), attivare il sistema percettivo (capire dove si trova la fonte dello stimolo uditivo) e attivare infine il sistema motorio (girarsi verso il volto materno). Alla fine di questa complessa catena di eventi, il volto materno, e il piacere che scaturisce dalla vista dello stesso, funziona da rinforzo positivo e dunque permetterà al neonato di attivare nuovamente la sequenza sensoriale essendo accompagnato da un assetto emotivo positivo.

Appena dopo la nascita le connessioni neuronali si formano e si potenziano nelle aree cerebrali che processano l’informazione sensoriale ed aiutano il bambino ad iniziare a mettere in atto la catena sensoriale-motoria: parliamo specificatamente della corteccia sensoriale primaria, del talamo e di alcune parti del tronco cerebrale. Tutto questo è associato, come detto in precedenza, ad assetti emotivi positivi o negativi: in questa stessa fase infatti si sviluppano le aree che supportano l’interesse emotivo verso il mondo: l’amigdala, l’ippocampo e la corteccia sensoriale.

Come posso aiutare il mio bambino a potenziare le sue capacità tra 0 e 6 mesi?

Non c’e bisogno che venga stimolato,o meglio “sovrastimolato,” con videogiochi, telefoni o scatole musicali.

Non è consigliato lasciarlo a guardare il mondo da solo, senza il contributo interattivo di una figura significativa che decodifichi per lui.

E’ importante che l’adulto si dedichi a scoprire come funzionano i sensi del proprio bambino: quali sensazioni, o stimoli, lo calmano? Preferisce suoni prolungati o brevi? Trova stimolanti le luci complesse e colorate o quelle soffuse?

Altrettanto fondamentale è aiutarlo ad usare i suoi piccoli muscoli per girare la testa, per muovere gradualmente le braccia e le gambe al ritmo della tua voce.

E’ una pratica raffinata di ascolto e osservazione rispetto a chi è il nostro bambino? Cosa gli piace e cosa lo agita? Nel prossimo articolo parleremo della fascia 6-9 mesi e di come genitore e bambino si innamorano.

 

Gravidanza: cosa posso fare, mangiare, bere? Cosa è meglio evitare?

Non appena si scopre di essere incinta iniziano tanti dubbi…Cosa non devo mangiare? Posso fare sport? E un bicchierino di vino posso concedermelo? Il caffè? Ecco, le domande sono molte e anche le risposte, ogni persona che ci è passata ha la sua versione delle cose, come appunto ogni medico che viene consultato, proprio per questo, per fare un pò di chiarezza allego questa guida per la gravidanza stilata dal Ministero della Salute, che cerca di raccogliere tutti consigli utili e fondamentali!      http://www.salute.gov.it/imgs/C_17_pubblicazioni_1436_allegato.pdf

Buona lettura!

Illuminazione…I bimbi vanno tenuti in braccio!

Ah quanto mi piace questo argomento! Un “classicone” lo definirei… Ma per me non desta più nessun dubbio da quando ho avuto una grande illuminazione dalla mia amica psicologa ( che nella categoria psicologicamamme argomenterà in maniera più scientifica ). Parto con la frase che più di tutte risuonava nelle mie orecchie appena tornata dall’ospedale, dopo il parto, pronunciata dalle persone che mi venivano a trovare: “Mi raccomando non l’abituare alle braccia”… e io lì con l’ansia…ma anche l’infastidimento…  Ansia per paura che forse in fondo avevano ragione, erano tutte mamme prima di me, infastidimento perché in ogni caso me la vedo io, e se l’abituerò così fatti miei, e della mia schiena!

Rimane il fatto che vuoi o non vuoi l’ansia prevarica,  e mi sono ritrovata spesso a resistere nel prendere in braccio la mia piccola, perché pensavo fosse giusto così “sai si attacca troppo poi…”, “poi vorrà stare sempre con me” e così via! Ma…Udite! Udite!: più i bambini vengono coccolati, sentono il nostro affetto, vengono tenuti a stretto contatto…Meglio è! Non c’è limite, non c’è quantità ritenuta sufficiente! Più si da meglio è! Crescere coccolati fa bene a tante cose! E per di più, come dimostrato dall’uso del “portare” i bambini attraverso fasce, stretti stretti a sé, vi è nel bambino un migliore sviluppo sia dal punto di vista neurologico, sia da quello fisico e posturale! I bambini sono cuccioli d’uomo e sono predisposti per una cosa semplice, stare in braccio alle loro mamme! Non di certo nelle carrozzine, passeggini altalene e così via… Alt però… non voglio fare assolutamente la bacchettona! Per me questi ultimi sono mezzi necessari per la sopravvivenza! Sono d’accordo con la teoria, o meglio ne prendo atto e cerco di seguirla al mio meglio ma quanto spesso mi aiuto grazie al passeggino a fare i servizi in casa, sto un po’ al pc grazie all’altalena e semplicemente riposo la schiena quando faccio una bella passeggiata all’aria aperta!  Continuando con gli esempi, quante volte avete pensato: “ tu guarda in braccio sta tranquillo poi quando lo metto giù subito piange, è proprio un furbetto”…Udite! Udite! (di nuovo), il neonato non mette intenzionalità nella ricerca del contatto con noi… per il piccolo il bisogno di coccole è pari a quello del mangiare e del bere, è un istinto irrazionale, è una necessità, non un’abitudine o una caratteristica caratteriale! Quindi mamme, posso concludere… teniamoli in braccio, non gli facciamo altro che bene!!!

Il punto di vista psicologico –> https://mammeinnamorate.wordpress.com/2014/04/05/psicologicamamme-teniamoli-in-braccio/